Bruno TAUT, Siedlung Freie Scholle, Berlin-Tegel, 1924-1931




Insediamento realizzato su un’area che allora si trovava su un terreno aperto, molto lontano a nord di Berlino. A partire dal 1888 furono creati i primi edifici lungo il Tegeler Fließ nei pressi dello Steinbergpark. Nel 1895 fu fondata la cooperativa sociale di pubblica utilità "Freie Scholle" (terra libera), il cui nome indicava già idealmente il programma dei suoi fondatori. L’obiettivo era quello di creare abitazioni confortevoli per la classe operaia, immerse nel verde e al di fuori della speculazione edilizia, con integrati un asilo per bambini, laboratori e una cooperativa di consumo in modo da garantire una certa autosufficienza alla comunità; si trattava di ideali che discendevano ancora dal concetto di città-giardino. I primi interventi furono quelli lungo Egidystraße, nella parte più orientale del quartiere; entro il 1910 qui furono costruite 71 case bifamiliari. Dopo questi primi interventi sporadici, nel 1924 Taut, capo-architetto della GEHAG (Gemeinnützigen Heimstätten Aktiengesellschaft für Angestellte) venne incaricato di ampliare l’insediamento con un intervento più organico. I suoi lotti (iniziati nel 1924 ed ultimati entro il 1933) si sviluppano in direzione N-S lungo le due arterie parallele, la Allmendeweg/Moränenweg e la Schollenweg/Steilpfad, e occupano una vasta area lunga e stretta. Il nucleo centrale del suo intervento è lo Schollenhof, realizzato a partire dal 1927. Si tratta di una grande piazza trapezoidale delimitata da edifici nel tipico stile del Razionalismo berlinese degli anni della Repubblica di Weimar, con facciate semplici, pareti lisce, copertura piana, piante funzionali. Come nelle sue future realizzazioni, l’architetto mostra la sua premura nel progettare anche spazi comuni per promuovere la formazione di uno spirito di collettività. La corte interna forma come una vasta piazza aperta, su cui si affacciavano attrezzature sociali come l’asilo, la cooperativa di consumo, piccoli negozi, realizzati con finanziamenti pubblici (oggi è un’area destinata a verde pubblico di quartiere). Per quanto riguarda gli altri lotti, questi si presentano come un intervento intermedio tra città-giardino e Siedlung razionalista. Accanto alle tipiche casette rurali con coperture a falde inclinate (lungo la Schollenweg) e alle case a schiera (lungo lo Steilpfad), Taut sperimenta lunghi blocchi rettilinei a due piani con tetti piatti, pareti continue, finestre a filo dei muri, appartamenti costruiti seguendo le teorie dell’Existenzminimum. Mentre le case con orto privato si collocano ai margini dell’insediamento, lungo Schollenweg, le più "urbane" case in linea con numero massimo di quattro piani, sono l’elemento compositivo più innovativo della Siedlung. Gli edifici in Moränenweg e in Erholungsweg furono ultimati nel 1927. Gli alloggi in Allmendeweg, realizzati nel 1931-1932, si adattano stilisticamente a quelli realizzati nello Schollenhof. Per quanto riguarda l’aspetto cromatico, mentre gli esponenti del Razionalismo europeo più ortodosso utilizzavano esclusivamente il bianco o il grigio perla, Taut utilizza un colore vivace, in quanto strumento espressivo in grado di conferire "individualità e gioia di vivere". I diversi colori, oltre ad evitare l’uniformità e la monotonia, consentono un veloce orientamento e identificazione da parte dei residenti. Negli anni Cinquanta molte case furono però intonacate di grigio. Dopo che nel 1985 l'insediamento è stato dichiarato monumento storico, gli edifici e le stradine interne sono state gradualmente riportate alle loro condizioni originarie. La parte sotto tutela riguarda: l’impianto urbanistico-stradale; l'aspetto esterno degli edifici, la planimetria, gli impianti fissi e i serramenti esterni. Negli anni 1995-1999 gli edifici di Taut sono stati sottoposti a lavori di restauro e ammodernamento; nel 2002 sono stati ridipinti nei loro colori originali. L’intero insediamento si contraddistingue ancora oggi per la sua atmosfera silenziosa e serena. Gli edifici sono tutti immersi nel verde, sia pubblico che privato. La qualità ambientale è accentuata dalla vicinanza con lo Steinbergpark e col fiume Tegeler Fließ. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)