Alvar AALTO, Interbau-Wohnhaus, Berlin-Tiergarten, 1955-1957





Si tratta dell’Unità residenziale che Aalto ha presentato all'Internationale Bauausstellung Berlin del 1957. L'architetto ha progettato un elegante edificio dal linguaggio tipicamente urbano, in cui ha adottato tecniche sperimentali di prefabbricazione edilizia. L’edificio occupa il lato sudoccidentale della Hansaplatz, tra Klopstockstraße e la nuova biblioteca. Ha l'asse longitudinale orientato secondo l’asse N-S con una planimetria asimmetrica che riproduce una forma a U aperta verso est. È alto 8 piani per un’altezza di 28 mt e una volumetria di 26.752 mc. Un lato della U è lungo 20 mt, l'altro 22 mt, la profondità raggiunge circa i 10 mt. La superficie totale interna è di 5.732 mq ed è suddivisa in 78 appartamenti di varie tipologie. Un basamento scuro stacca visivamente l’edificio dal suo suolo, dando quasi l’impressione che questi sia sospeso da terra. Aalto, rifiutando la schematicità di molti progetti dell’Interbau, ha elaborato una costruzione articolata composta da due corpi edilizi leggermente sfalsati tra loro e da un corpo comune con l'area d'ingresso. Inoltre ha modulato la facciata rendendola leggermente ricurva attraverso scarti in corrispondenza delle logge. Nel panorama dell’Hansaviertel, l’edificio si caratterizza ancora oggi per la struttura cristallina delle facciate. Le superfici esterne sono rivestite con pannelli quadrati in pietra bianca che determinano una struttura quasi a mosaico. Il piano rialzato presenta nella parte centrale un piano libero e aperto su tutti i lati, a cui si accede mediante una rampa e una scala. Da qui si entra in due spaziosi vani scala illuminati dall’alto da luce naturale, posti in corrispondenza degli angoli interni della pianta a U, che disimpegnano cinque alloggi ciascuno; nei vani scala sono presenti anche un ascensore, un montacarichi e uno scivolo per l'immondizia. Mentre nel piano seminterrato sono installati i servizi comuni (lavanderia e normali scantinati), sul tetto piano è stata ricavata una grande superficie libera a disposizione degli inquilini. Mentre al piano terra si trovano solo 8 appartamenti, gli altri piani ne hanno 10 dotati di grande varietà distributiva e d’uso. La novità maggiore del progetto di Aalto è data proprio dalla particolare organizzazione spaziale degli alloggi. Il centro di ogni unità è occupato da un ampio soggiorno abitabile attorno al quale sono organizzati gli altri vani. Il soggiorno centrale viene utilizzato anche come zona di passaggio per le altre stanze. Davanti ad esso si trova una profonda loggia accessibile anche dalle camere adiacenti; sono piccoli balconi convenzionali, ma che possono essere utilizzati come patii esterni e da qui ammirare il parco, permettendo nello stesso tempo di preservare l'intimità familiare. Questa profonda loggia, quasi un piccolo cortile interno, conferisce una caratteristica da casa singola inserita in un edificio pluripiano urbano. I mono e i bilocali hanno solo un angolo cottura, mentre i tipi più grandi hanno un vano-cucina provvisto di angolo-pranzo. Particolare attenzione è stata data da Aalto anche all'arredamento degli appartamenti. Si tratta di elementi d’arredo progettati dall’architetto stesso, leggeri e funzionali secondo il gusto dell’arredo domestico scandinavo. Nei soggiorni sono presenti pareti pieghevoli in modo che, anche nei piccoli appartamenti, sia possibile separare completamente la zona notte dalla zona giorno. Le cucine sono fornite di dispositivo di aspirazione. Come tutti gli edifici sperimentali dell’Hansaviertel, anche questo è collegato all’impianto di teleriscaldamento. L’edificio e gli alloggi interni sono stati ristrutturati nel 2006 cercando di recuperare lo stile sobrio originale. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)