Oswald Mathias UNGERS, Wohnbebauung Block 1, Berlin-Kreuzberg, 1987-1989




L’intervento di Ungers si colloca nella Südliche Friedrichstraße, nell’isolato che si stende a sud della Stresemannstraße, delimitato da Köthener Straße, Bernburger Straße e Dessauer Straße. La situazione urbanistica di quest’area, oggi la punta più occidentale di Kreuzberg, si venne a configurare a partire dalla fondazione dell’Impero (1871). All’inizio del XX secolo la sua immagine urbana era caratterizzata da edifici residenziali e commerciali e dai tracciati ferroviari che terminavano nella Anhalter Bahnhof e nella stazione-merci della Potsdamer Bahnhof. Erano presenti però anche edifici amministrativi, terziari, culturali e attività industriali. Gli edifici tra la Anhalter Bahnhof e la Potsdamer Bahnhof rimasero in gran parte gli stessi fino alla fine della II Guerra mondiale, quando la Südliche Friedrichstadt venne quasi completamente rasa al suolo. Nel Dopoguerra fu elaborato un piano della rete stradale che avrebbe notevolmente intaccato il tessuto urbano della zona intorno alla Anhalter Bahnhof. Il previsto tracciato autostradale urbano, che doveva nascere dal prolungamento della Kochstraße fino alla prevista tangenziale urbana, attraversando le zona tra la Anhalter Bahnhof e la Potsdamer Bahnhof, avrebbe irrimediabilmente tagliato nel mezzo gli isolati residenziali. Per i terreni abbandonati e in stato di degrado vennero elaborate nuove concezioni urbanistiche che avrebbero conferito alla Südliche Friedrichstadt una struttura e un'immagine legate alle concezioni funzionaliste. Questo piano, anche a causa delle proteste dei cittadini, venne abbandonato alla fine degli anni Ottanta, in quanto avrebbe distrutto piazze e vie storiche significative. Con la rimozione di alcune costruzioni isolate degli anni Sessanta/Settanta, vennero formulate le richieste di ripristinare la planimetria storica della città, vale a dire le caratteristiche geografiche e spaziali dell’area urbana da utilizzare come base per l'organizzazione e la progettazione della futura Friedrichstadt. Il terreno posto sull’angolo tra Bernburger Straße e Köthener Straße venne inserito tra i nuovi progetti dell’IBA 87. Dopo lo studio condotto da Ungers sulla Friedrichvorstadt, nel 1982 presentò un progetto urbanistico la cui composizione era formata da un insieme di singoli edifici residenziali a blocco. Gli obiettivi urbanistici dell’IBA consistevano nel ripristino della struttura reticolare lungo Bernburger Straße e Köthener Straße con la proposta di accessi alla Friedrichstadt attraverso la tipologia della Torhaus (edificio a porta). L’area, allora a pochi metri dal Muro, era composta da terreni quasi completamente sgomberati dalle macerie, ma da anni in stato di abbandono. Il piano intendeva coniugare l’attività produttiva esistente in quest’area con il tema "Abitare nel centro città". Gli edifici a blocco dovevano essere realizzati in particolare sia lungo la Köthener Straße, sia lungo la Bernburger Straße. Un parco giochi per bambini e percorsi pedonali erano previsti lungo la Bernburger Straße. Per l’intera area vennero avanzate richieste per tipologie edilizie ad alta densità con spazi verdi pubblici e semipubblici anche nelle corti interne. Lungo la Bernburger Straße è ora presente uno spazio verde che conferisce un aspetto più tranquillo all’area. Il parco giochi per bambini si collega alla rete di passaggi pedonali sia del Block 1 che del Block 6 sull’angolo Bernburger Straße/Dessauer Straße.

WOHNBEBAUUNG BLOCK 1
La costruzione si trova sull’angolo Köthener Straße/Bernburger Straße, su un lotto di 2.977 mq. È una casa d’affitto con 83 appartamenti di cui 44 sorti col finanziamento pubblico a scopo sociale. Alcuni alloggi sono su due livelli con collegamento interno che avviene attraverso ponti vetrati a forma di giardino d’inverno. Il piano interrato è concepito come piano seminterrato con ingresso e uscita al parcheggio. L’edificio, presentato da Ungers nel 1985 e inaugurato nel 1989, accoglie le indicazioni progettuali dell’IBA inerenti la tipologia edilizia, i passaggi a portale sui quattro lati e i tetti-giardino per i residenti. Seguendo queste indicazioni, l’architetto ha creato un edificio isolato in cui è stata recuperata la tipologia del blocco chiuso. L’altezza è stata determinata dalla linea di gronda dell’edilizia esistente su Bernburger Straße e Dessauer Straße. La cortina edilizia continua lungo la Bernburger Straße e la Köthener Straße viene ripristinata con questa nuova costruzione, però non con un’edilizia chiusa come invece era nella struttura storica. La costruzione consiste in sei piani fuori terra, se visto dalla strada, e da cinque se visto dalla corte. La copertura piana è infatti divisa in due livelli: uno più basso (con i giardini a disposizione dei residenti) sulla corte interna, e uno più alto sull’esterno, dove sono presenti degli attici. I collegamenti verticali sono disposti negli angoli della corte. Siccome allora la Bernburger Straße era una strada trafficata proveniente dalla Anhalter Straße e diretta verso il Kulturforum, venne raccomandato di creare ampie aperture sui quattro lati dell'edificio, per consentire un ricambio d'aria continuo. Queste aperture al piano terra svolgono anche la funzione di aprire l’edificio alla città consentendone l'attraversamento pubblico sia da est a ovest che da nord a sud. È stata quindi formulata una tipologia sperimentale dell’edificio a blocco "aperto" i cui portali squadrati, alti ben tre piani, ne alleggeriscono l’eccessivo rigore volumetrico. La corte pubblica, leggermente rialzata dal piano stradale, doveva far parte del sistema di spazi aperti, differenziati in aree verdi pubbliche, semi-pubbliche e private e di passaggi attraverso i blocchi, coinvolgenti anche le aree limitrofe. Al momento della sua realizzazione, l’edificio confinava a nord con un edificio preesistente a cinque piani con ampio timpano in facciata, a est col parco giochi mentre a sud l’area era ancora completamente a verde. La conformazione volumetrica e le superfici si caratterizzano per schematismo, geometria, astrazione. Come in molte altre sue costruzioni, anche in questa Ungers ha utilizzato il quadrato e il cubo come moduli in grado di creare armonia, bellezza e quiete. Sono stati eliminati tutti quei dettagli che avrebbero potuto distogliere l’attenzione dalla percezione della chiarezza geometrica dell’edificio. La continuità della griglia quadrata su tutte le superfici (accentuata dalla presenza di telai bianchi a croce delle finestre che suddividono l’apertura quadrata in altri quattro quadrati) e l'assenza di ogni sovrastruttura decorativa, accentuano la sua dimensione di puro segno geometrico collocato nello spazio urbano. La forma utilizzata, rigidamente stereometrica e immobile, conferma il "superamento del Moderno" da parte di Ungers, a favore di uno stile in cui la forma pura e la semplificazione razionale sono in grado di infondere monumentalità all'opera. Per la sua forma e per la sua particolare posizione nella geografia urbana di Berlino, non molto lontana dal Muro, l’intervento è stato definito "Torhaus zur südlichen Friedrichstadt", alludendo alla funzione simbolica della struttura, concepita come porta urbana d’ingresso alla città storica. La situazione cambiò rapidamente dopo il 1989, con lo sviluppo di Potsdamer Platz e con gli edifici sulla Köthener Straße e sul lato sud della Bernburger Straße, che hanno reso oggi l’edificio quasi nascosto. Inoltre la vegetazione richiesta dall’IBA si è ridotta all’albero posto al centro del cortile e all’edera che incorona i portali d’ingresso alla corte. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)