Renzo PIANO, DEBIS-Haus, Berlin-Tiergarten, 1994-1997




È stato il primo edificio ultimato del grande progetto di rifondazione urbana dell’intera area di Potsdamer Platz. Si tratta di un moderno centro direzionale che, insieme ad altri edifici dallo stile analogo, costituisce il quartiere Daimler. Commissionato dalla Daimler Benz AG nel 1993, venne realizzato a partire dal 1994, ma era già occupato e funzionante durante il cantiere. È la sede amministrativa centrale della società di servizi DEBIS, un'azienda affiliata al gruppo Daimler-Benz InterServices, ma ospita sia uffici della DEBIS che di altre società private. Occupa un grande lotto trapezoidale delimitato da Eichhornstraße, Schellingstraße, Reichpietschufer e l’imbocco del Tiergartentunnel. Il lato maggiore si affaccia sul nuovo spazio triangolare d’acqua, direttamente collegato al Landwehrkanal. L’edificio è il più alto di tutta la risistemazione dell’area attorno a Potsdamer Platz. Si compone di due grandi corpi, uno a torre, che si affaccia sul Landwehrkanal, l’altro più basso che si sviluppa sul retro, la cui planimetria si adatta alla forma del lotto su cui sorge. Per il grattacielo, composto da 22 piani, Piano ha evitato la tipica architettura berlinese del primo Novecento, caratterizzata da muri pesanti, scomponendo invece la torre in quattro lastre parallele di diversa altezza e sfalsate tra loro. Al suo interno sono stati scorporati i vari elementi, quali il vano scale, gli ascensori, le strutture tecniche e gli uffici. Questi volumi, aggettanti e arretrati tra loro, presentano facciate vetrate che conferiscono leggerezza e trasparenza all’insieme. Questo grappolo di volumi verticali si conclude nella sottile torre principale alta 106 mt, che ospita il condotto di ventilazione del Tiergartentunnel, su cui svetta il logo della DEBIS. Il corpo orizzontale, ampio ed esteso, ha un'altezza pari a quella degli altri edifici dell'area. Si compone di due strette e lunghe ali contenenti uffici, divisi tra loro da un lungo corridoio centrale. In questo corpo è stato ricavato il Daimler Chrisler Atrium, un enorme atrio rettangolare di 82x14 mt e alto 33 mt, chiuso da una copertura vetrata. Quest’area era stata inizialmente concepita da Piano come una piazza coperta, un foro pubblico polifunzionale in dovevano essere organizzate mostre d’arte contemporanea con installazioni anche di grandi dimensioni. I prospetti interni sono rivestiti da pannelli vetrati, funzionali alla regolazione termica. Questi pannelli contribuiscono a smaterializzare la sostanza muraria delle pareti, mentre i sottili archi al neon di Morellet ne alterano le sue stereometrie perfette. Sull’angolo rivolto verso la Marlene-Dietrich-Platz aggetta, tagliente come una lama, una lastra in acciaio scuro che indica l'ingresso del complesso. Tutte le pareti, sia esterne che interne, sono state progettate con sofisticate soluzioni ecologiche. Gran parte delle pareti dell'alta torre sono ricoperte da vetri a regolazione termica, poggianti su una struttura in acciaio. Questa "pelle" di lamelle che si aprono e si chiudono automaticamente in base al clima interno, rende le facciate trasparenti e leggere. Le altre facciate, in particolare quelle del corpo più basso, sono invece rivestite da uno schermo antipioggia di pannelli in terracotta color ocra, sotto il quale vi sono pareti coibentate resistenti alle intemperie e normali finestre apribili. Il singolo pannello è stato applicato direttamente sulla struttura principale dell’edificio in cemento armato, attraverso ganci metallici annegati nella soletta di interpiano. Il pannello in terracotta è l’elemento unificante di tutte le costruzioni concepite da Piano in questo complesso urbanistico, che distingue i suoi edifici da quelli degli altri architetti che hanno operato nei lotti contigui. Subito dopo la sua conclusione, avvenuta nel 1997, il cubo verde smeraldo della DEBIS, visibile già da lontano, è diventato uno dei nuovi simboli della Berlino contemporanea. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)