Nicholas GRIMSHAW, Ludwig-Erhard-Haus, Berlin-Charlottenburg, 1994-1998




È la nuova sede della Industrie- und Handelskammer zu Berlin, intitolata a Ludwig Erhard, il primo ministro degli affari economici della Repubblica federale tedesca nel Dopoguerra. Nel 1991 la Camera di commercio, che gestisce qui un centro per i servizi e le informazioni dell’economia di Berlino, promosse un concorso per ampliare la sede esistente lungo la Handenbergerstraße, vinto da Grimshaw. Essendo l’area di progetto irregolare, l'architetto ha elaborato una struttura in acciaio e vetro, la cui avveniristica forma si snoda tra i corpi edilizi preesistenti, seguendo un andamento ricurvo, che dall’esistente Camera di commercio arriva al giardino davanti al Delphi-Kino. È una struttura portante "a ponte" composta da 15 arcate parallele in acciaio, su cui sono appese le solette dei piani interni. La particolare forma panciuta che si contorce sotto le arcate lasciate a vista, e l’effetto di trasparenza conferito dalle vetrate, attirò una grande attenzione da parte di coloro che erano favorevoli a forme architettoniche spettacolari. Ma le autorità berlinesi pretesero il rispetto del regolamento edilizio inerente la facciata continua sul filo stradale e l’altezza di gronda a 22 mt dal suolo. Ciò ha determinato l’eliminazione delle rotondità su Fasanenstraße e un taglio netto nella parte anteriore e in quella posteriore. La struttura portante, per adattarsi alla larghezza irregolare del lotto, è costituita da una sequenza di arcate ellittiche diverse tra loro per altezza (dai 31,20 ai 38, 40 mt,) e larghezza (dai 33,70 ai 61,20 mt). Gli spazi tra le arcate sono ricoperti da lamine metalliche, che danno l’impressione di una pelle fra l’esterno e l’interno. Gli appoggi sono simili ad enormi zampe di animale che, con i loro artigli, si adagiano sul terreno. Le arcate, la sequenza degli appoggi e le superfici "squamate" suggeriscono la forma di un gigantesco animale corazzato, il cui dorso argentato si innalza al di sopra degli edifici circostanti. La lunga facciata su Fasanenstraße è costituita da lamelle frangisole regolabili che permettono di sfruttare in modo ecologico la luce e il calore solari. I piani per gli uffici si estendono lungo la via formando fasce orizzontali alternate bianche, grigie e verde ghiaccio. La forma organica di questo moderno edificio è stata accostata da alcuni ad un "armadillo", senza testa né coda, che attraversa la città, in quanto il suo profilo arrotondato e il suo rivestimento ricordano questo mammifero il cui dorso è composto da potenti ossa ricurve parallele. Questa presenza "mostruosa" risulta particolarmente impressionante nelle ore notturne quando le vetrate, simili a piccoli occhi, emanano luce dall’interno. Il piano terra contiene il grande foyer-piazza, un ambiente completamente libero da elementi portanti; accessibile al pubblico, è concepito come un "passage" che scorre parallelamente alla Fasanenstraße, da cui è separato da una semplice parete vetrata; lungo il suo percorso sono disposti il punto informazioni, le strutture di servizio e un ristorante-bistrò. Sul lato opposto alla strada interna, si trovano due atri vetrati, la parte più futuristica della Ludwig-Erhard-Haus. Essi attraversano l’intera costruzione, permettendo di regolare il clima interno dell’edificio, e di inviare luce solare negli uffici mediante un sistema di deviatori. Sulle loro pareti si trovano lunghe aste metalliche sulle quali si agganciano i vari piani mediante gigantesche pinze, le stesse visibili sulle due facciate minori. Su un lato di entrambi gli atri scorrono tre ascensori panoramici, le cui forme organiche li rendono simili a capsule spaziali. Attorno agli atri si sviluppano gli otto piani destinati agli uffici, tutti caratterizzati da grande flessibilità. Per la sua spettacolare forma e la sua struttura in acciaio e vetro, l’opera di Grimshaw è diventata uno dei nuovi punti di riferimento della City West e uno dei simboli urbanistici della nuova Berlino. (testo e immagini di Pierluigi ARSUFFI, tutti i diritti riservati)